Orologio cos’è e a cosa serve ed evoluzione nel tempo
Categoria: Orologi | Data: Aprile 3, 2019
Dire con precisione cosa è un orologio oggi, è decisamente meno scontato di quanto si possa credere. Basta provare ad elencare quanti tipi ci sono, per rendersi conto che la risposta non è così banale. Dire cos’è, ma anche, affermare semplicemente a cosa serve potrebbe farci capire molte cose sicuramente non banali.
Tutti, infatti, sanno cos’è un orologio da parete, oppure uno digitale, in molti hanno anche visto un vecchio orologio da taschino o sanno cosa sono gli smart watch, gli ultimi arrivati è destinati a rivoluzionare il mercato, capaci di interagire con noi e con gli altri dispositivi elettronici.
Ma per arrivare a dire cosa è un orologio ai giorni nostri sarebbe meglio cercare di capire cosa è diventato nel corso del tempo. E’, sicuramente molto affascinante poter ricostruire la sua evoluzione nella storia dell’uomo. Non bisogna dimenticare, che tantissimo tempo fa, prima dell’avvento degli orologi così come li conosciamo oggi, il tempo era scandito fondamentalmente dal sorgere e dal tramonto del sole, dal trascorrere delle stagioni che si alternavano a regolare le attività dell’uomo.
L’orologio agli inizi della sua storia ha cominciato a sostituire tutto questo diventando un valido strumento per misurare il tempo. Per aiutare gli uomini a seguire l’elemento meno controllabile con cui confrontarsi, l’unico che non aspetta e che non si può accelerare. Pertanto, possiamo affermare che è uno strumento che misura il passare del tempo, calcolato con il trascorrere delle ore, dei minuti e dei secondi.
Ma un orologio a cosa serve oggi?
L’evoluzione sociale può dirci molto su cos’è diventato ed a cosa serve. Dapprima l’uomo ha provato a misurare il tempo con le meridiane, che seguivano la luce del sole e che sulla base dell’ombra lasciata a terra erano in grado di determinare l’ora. Se ne possono ammirare ancora di meravigliose in molte delle nostre città.

Poi è stata la volta degli orologi sui palazzi del potere: quello temporale e quello religioso. Questi molto spesso rappresentavano dei veri e propri capolavori di ingegneria oltre ad avere un importante valore architettonico.
Successivamente si sono diffusi in larga scale gli orologi che potremmo definire personali, da taschino prima e da polso poi. Orologi dai meccanismi destinati a diventare sempre più precisi e capaci di segnare il tempo in maniera rigorosa come gli orologi atomici, su cui si regolano indirettamente tutti gli orologi del mondo.
Fondamentalmente gli orologi moderni, che tutti noi portiamo al poso, si possono distinguere in due grandi tipologie: quelli al quarzo e quelli meccanici. Gli orologi al quarzo sono quelli nei quali l’energia che fa fa funzionare l’orologio stesso viene prodotta da una piccola pila. Una volta che la carica di questa batteria si esaurisce l’orologio si ferma e, quindi, non è più in grado di misurare il tempo.
Nel caso degli orologi meccanici il funzionamento è diametralmente opposto. In questi l’energia è data da una molla che viene caricata. Tale molla trasmette l’energia prodotta a tutta una serie di minuscoli meccanismi che fanno funzionare l’orologio. Gli amanti ed estimatori dell’orologio sono concordi nel ritenere solo gli orologi meccanici i veri orologi.
Da ultimo va precisato che gli orologi meccanici, a seconda di come viene ricaricata l’energia, si distinguono in orologi automatici ed orologi a carica manuale. I primi sono caratterizzati dalla capacità di auto ricaricarsi semplicemente dal movimento del polso. Quindi quando sono indossati si ricaricano automaticamente. I secondi, invece, vengono ricaricati tramite la rotazione di una piccola rotella detta corona.
Il narcisismo umano ha portato, nel tempo, ad una effimera evoluzione di questo prezioso strumento. L’orologio è diventato un gioiello ed in questi casi rispondere alla domanda: a cosa serve un orologio diventa veramente difficile: infatti, la bellezza trasforma l’orologio in un oggetto da ostentare, facendo fatica nel definire l’orologio semplicemente come lo strumento che serve a dirci che ore sono.
Così come gli smart watch, destinati a monitorare le nostre vite, a fornire in tempo reale dati sulla nostra salute, a contribuire al benessere delle persone, a collegare con il mondo, sembrano tutt’altro che dei misuratori del tempo.
Oggi resta sempre più difficile dire che l’orologio misura il tempo. L’importanza che la tecnologia gli ha attribuito ha decisamente fatto evolvere l’idea di cosa sia e cosa possa essere un orologio, e le funzioni sono probabilmente destinate ad evolvere ulteriormente. Gli ultimi orologi in commercio sono, addirittura, in grado di monitorare la pressione sanguigna e a comunicare questa informazione, e in futuro chissà quante altri dati, direttamente al proprio medico. In questi tempi, definirli misuratori del tempo è molto riduttivo.
Forse pochi oggetti sono riusciti a cambiare volto come gli orologi, a trasformarsi in modo così inaspettato, tanto da rendere più difficile dire un orologio cos’è, e a rendere meno semplice, dare una sola risposta alla domanda un orologio a cosa serve.