Fuso orario. Spiegazione e significato
Categoria: Tempo | Data: Aprile 4, 2019
Ne senti parlare spesso ma non sai cosa sia un fuso orario? Ci sono cose come ad esempio il fuso orario di cui senti parlare e, qualche volta, chissà magari per viaggio, per lavoro o semplice curiosità, ti sarai chiesto cos’è.

Occorre dire intanto che un fuso orario è una convenzione e, come tutte le convenzioni, nascono da precise esigenze degli uomini. Nel caso di specie , si tratta di una convenzione abbastanza recente che risale agli inizi del novecento. E per capire cos’è, bisogna chiedersi cos’era il mondo prima che il fuso venisse introdotto.
Prima dell’avvento degli orologi, ad esempio, gli uomini scandivano il tempo sulla base della cosiddetta ora locale o ora solare. Tutto andò bene, e non ci fu bisogno dei fusi orari, fino a quando la vita e le relazioni socio economiche erano ristrette ai confini di territori relativamente piccoli.
Quando però, i rapporti fra le diverse nazioni, incominciarono ad intensificarsi, il sole e l’ora locale, non furono più sufficienti a rispondere ad esigenze di viaggio, di scambi e di relazioni che erano notevolmente cambiati. Quando ci si chiede cosa sia il fuso orario, si può dire che si tratta di una risposta al mondo che stava cambiando e che avrebbe facilitato lo sviluppo e la crescita economica del pianeta.
Concretamente tutto ha inizio nel 1834 con la creazione del meridiano di Greenwich quale meridiano zero. Da quel momento, il mondo fissò le lancette dei suoi orologi su quella linea immaginaria che passa per l’osservatorio astronomico di Greenwich nei pressi di Londra.
Ma oggi il fuso orario cos’è? Quanti sono i fusi orari?
Oggi le differenze che emergevano sempre più ampie anche fra zone contigue, hanno imposto di ricorrere allo stratagemma del fuso orario.
Attualmente il planisfero è diviso in trentanove fusi orari. Partendo dall’ora di Greenwich che coincide, seppur con qualche lieve differenza con l’Utc, si aggiunge o si toglie un’ora man mano che si procede verso Est o verso Ovest attraverso i meridiani.
Va detto che per i Paesi che adottano nei mesi estivi l’ora legale, la differenza si accentua di un’ulteriore ora. L’esempio è quello Italiano che ha un fuso orario +1 rispetto a Greenwich, che diventa +2 con l’entrata in vigore dell’ora legale. La curiosità è che l’ora di Greenwich non viene osservata integralmente nemmeno dagli Inglesi che, con l’arrivo dell’estate, adottano, al pari dei vicini europei, l’ora legale.
E se quasi tutti sono i Paesi che si uniformano ai fusi orari, ce ne sono altri che li cancellano, come la Russia, o Paesi che, nonostante le loro grandi dimensioni, come la Cina, si accontentano di avere un solo fuso orario.
Che si tratti di una convenzione, appare chiaro quando si osserva quanto accade in alcune situazioni, dove le caratteristiche fisiche del pianeta, non consentono di avere una linea meridiana retta. È la tipica situazione che si verifica, quando un meridiano incontra piccole porzioni di terra che, per ovvie ragioni non possono essere divise da due fusi orari.
In questo caso la linea meridiana procederà ‘aggirando’ il territorio, tipicamente un’isola in mezzo all’Oceano, mentre lo Stato che esercita la sovranità su quell’isola, aderirà al fuso orario che, per ragioni politiche od economiche, riterrà più vantaggioso.